L'obiettivo del Progetto Lovemore è lavorare per migliorare l'accesso all'istruzione per gli studenti delle aree rurali dello Zimbabwe. Lo Zimbabwe affronta numerose sfide in materia di accessibilità scolastica. Le autorità non dispongono dei fondi necessari per infrastrutture e manutenzione, lasciando molte scuole in condizioni di degrado e costringendo i bambini a vivere e studiare in ambienti non sicuri. Le scuole nelle zone rurali sono poche e gestiscono territori molto vasti, costringendo molti studenti a percorrere lunghe distanze a piedi per poter frequentare le lezioni.

La situazione è particolarmente difficile nei distretti remoti come Hwange, il luogo in cui abbiamo deciso di operare. Qui, le scuole secondarie sono distribuite con una media di una scuola per distretto. Questo significa che ogni scuola ha un bacino di utenza con un raggio che può arrivare fino a 20 chilometri. La distanza rappresenta un ostacolo enorme all'accesso all'istruzione: i risultati scolastici sono inferiori alla media nazionale e molti bambini abbandonano prima di completare il ciclo secondario. Il tasso medio di superamento degli esami nelle scuole secondarie rurali è inferiore al 30%. Nelle scuole primarie si aggira intorno al 37%. Per gli studenti che vogliono continuare a frequentare nonostante queste difficoltà, l'unica opzione è il cosiddetto bush boarding. Si tratta di una sistemazione in cui i bambini portano con sé i propri effetti personali e restano tutta la settimana a scuola. Preparano i pasti su fuochi all'aperto, si lavano come possono e dormono sul pavimento delle aule. Le condizioni di vita sono estremamente difficili: la mancanza di supervisione e sicurezza li espone a malnutrizione, malattie, disagio, violenza di genere e sfruttamento sessuale. Tutto questo ha un impatto molto negativo sulla frequenza scolastica, sulla permanenza e sul completamento del percorso di studi. Allo stesso tempo, queste condizioni dimostrano la straordinaria determinazione di questi giovani che lottano per ricevere un'istruzione. Ed è proprio questo che vogliamo sostenere.

Progetto Lovemore vuole offrire agli studenti ciò di cui hanno più bisogno: accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici, un dormitorio con letti veri ed elettricità, docce, bagni, un tetto sopra la testa e, cosa fondamentale, un perimetro sicuro.

La scuola secondaria scelta per questo progetto è la Scuola di Nechishala, che si basa sul bush boarding fin dalla sua apertura nel 2004. Da allora, la scuola ha sempre registrato risultati scolastici molto bassi. Nel 2016, la percentuale di superamento degli esami di livello O era del 20%, ben al di sotto della media distrettuale del 27%. Nei due anni successivi, 14 ragazze e 12 ragazzi hanno abbandonato gli studi, quattro delle ragazze a causa di gravidanze indesiderate.

Nechishala è stata selezionata perché, tra le cinque scuole secondarie presenti nell'Area Development Program, è quella con il maggior numero di studenti che fanno bush boarding. Nel raggio d'azione della scuola ci sono bambini provenienti da zone come Kasibo, Zwabo e Luseche, anche a 15 o 20 chilometri di distanza. La scuola ha un totale di 226 studenti iscritti, di cui 110 (56 ragazze e 54 ragazzi) vivono di bush boarding. La loro routine quotidiana prevede di dormire nelle aule (senza letti), lavarsi nel fiume vicino o dietro i cespugli, frequentare le lezioni al mattino, cucinare su fuochi all'aperto e svolgere i lavori scolastici, come raccogliere legna da ardere e pulire, la sera.

Un altro grave problema per questi studenti è la mancanza di acqua corrente pulita. Il nostro progetto prevede la perforazione di un pozzo per l'approvvigionamento di acqua potabile, utile per bere, cucinare, lavarsi e, potenzialmente, per l'agricoltura. Il progetto del dormitorio è strutturato attorno a un atrio interno che crea naturalmente un perimetro protetto attorno al cortile dove sarà posizionato il pozzo. Questo design aiuterà a scoraggiare furti e intrusioni, proteggendo sia gli studenti sia la loro fonte d’acqua.

La costruzione del dormitorio per la Nechishala Secondary School permetterà ai bambini di avere accesso a un alloggio sicuro, acqua pulita, una cucina, letti, elettricità, docce e servizi igienici, ma soprattutto a una sensazione di sicurezza, che consentirà loro di concentrarsi sugli studi.

Ci aspettiamo che, grazie al progetto, aumentino le iscrizioni e diminuiscano gli abbandoni scolastici legati alla distanza. Il progetto avrà un impatto diretto sui 226 studenti della scuola Nechishala e, indirettamente, su 8 insegnanti e su una comunità di circa 2000 persone che ruota intorno alla scuola.